AGGIORNAMENTI
Qui sotto trovate la BOZZA DI PROGETTO che e' un po' la guida al progetto. Man mano vedremo di concretizzare i vari punti esposti.
Al momento abbiamo attivato:
PUNTO F (partecipazione agli Expo) con la nostra presenza il 7-8-9 giugno all'Expo di Changsha. Man mano, se potremo permettercelo economicamente, cercheremo di partecipare anche ad altri Expo, sia nella provincia dell'Hunan che in altre citta' metropolitane (Hong Kong, Shanghai, Shenzhen, Canton, Pechino). Per ora facciamo questi piccolo passo, poi vedremo.
PUNTO C (realizzazione di un sito web in cinese). Dovrebbe essere pronto a fine settimana.
Qui sotto trovate la BOZZA DI PROGETTO che e' un po' la guida al progetto. Man mano vedremo di concretizzare i vari punti esposti.
Al momento abbiamo attivato:
PUNTO F (partecipazione agli Expo) con la nostra presenza il 7-8-9 giugno all'Expo di Changsha. Man mano, se potremo permettercelo economicamente, cercheremo di partecipare anche ad altri Expo, sia nella provincia dell'Hunan che in altre citta' metropolitane (Hong Kong, Shanghai, Shenzhen, Canton, Pechino). Per ora facciamo questi piccolo passo, poi vedremo.
PUNTO C (realizzazione di un sito web in cinese). Dovrebbe essere pronto a fine settimana.
IL PROGETTO "CINABIOVINO"
Il mio lavoro nella citta' di Changsha e' quello di trovare punti vendita (supermercati, negozi, wine-bar, enoteche...) interessati a commercializzare i prodotti enogastronomici italiani. Negli ultimi tempi ho avuto contatti con alcuni grossiti cinesi che hanno l'attivita' a Changsha e forniscono dei punti vendita tramite una rete di agenti. Alcuni di questi mi hanno chiesto se potevo avere del vino italiano ORGANICO, dato che pensavano che potesse essere un mercato nuovo in fase di sviluppo. C'e' da dire che le famiglie cinesi ricche (e ce ne sono tante...) possono tranquillamente spendere qualche cosa di piu' pe poter avere dei prodotti "naturali" e si fidano ancora di piu' se sono prodotti importati.
Per il vino naturale italiano, quindi, si puo' aprire un mercato davvero molto interessante in Cina, con numeri potenzialmente molto grandi. Si tratta solo di operare bene e nei modi giusti.
I francesi hanno praticamente il monopolio del vino importato in Cina. I nostri numeri di bottiglie vendute in Cina, rispetto a quelle francesi, sono ridicole.
Nel settore del "vino naturale", secondo me, i francesi non si sono ancora organizzati e quindi, se lavoriamo in modo intelligente e veloce, possiamo imporre il vino italiano naturale come punto di rifermento di questo particolare settore.
Questi alcuni punti che possono essere la base di un progetto organizzato che ho chiamato CINABIOVINO.
A) Costituzione a Changsha di un Centro di Documentazione del Vino Naturale Italiano. Scopo del Centro sara' quello di raccogliere materiale informativo prodotto dalle aziende che operano nel settore del vino naturale italiano in Cina e metterlo a disposizione di operatori del settore e consumatori cinesi. In sintesi, essere il punto di riferimento per la raccolta e distribuzione di materiale informativo. Le aziende italiane del settore potranno inviare al Centro del materiale, su supporto cartaceo o elettronco. Nel limite del possibile vedremo di far tradurre tale materiale perche ' sia meglio fruibile dagli operatori e consumatori cinesi.
B) Organizzare a Changsha una esposizione permanente del vino naturale italiano, affinche' operatori e consumatori cinesi possano non solo avere del materiale informativo ma anche prendere in mano delle bottiglie e magari poter degustare il vino prima di procedere all'ordine di acquisto.
C) Organizzare una prima edizione di un catalogo del Vino Italiano Naturale in Cina, in lingua cinese, sia in forma cartacea che elettronica. Magari affiancare ad un catalogo annuale una rivistra bimestrale/trimestrale che sia piu' attenta all'evolversi dell'attualita', sempre in forma sia cartacea che elettronica. Da prevedere anche un sito web in cinese che dia informazioni e che possa anche fungere da piattaforma per la vendita online.
D) Una volta organizzato un primo corpo di materiale informativo e avendo a disposizione dei campioni, contattare i grandi distributori cinesi del settore vino, presentandosi a loro come il gruppo organizzato che puo' fornire, in modo continuativo, sia informazioni che prodotto da immettere nei loro canali di distribuzione.
E) Prendere contatto con l'Ambasciata italiana e i Consolati italiani di Shanghai e Guangzhou (Canton) per avere un supporto ufficiale alla iniziativa.
F) Essere presenti con un proprio piccolo stand agli Expo del settore in Cina, cercando contatti con grandi gruppi di distribuzione interessati al vino naturale italiano.
Io sono personalmente a disposizione per lavorare su questo progetto nel quale credo molto. Al momento posso dedicare una parte del mio tempo senza avere dei ritorni economici, che possono invece per me esserci una volta che il progetto e' stato lanciato e genera utili.
Il mio lavoro nella citta' di Changsha e' quello di trovare punti vendita (supermercati, negozi, wine-bar, enoteche...) interessati a commercializzare i prodotti enogastronomici italiani. Negli ultimi tempi ho avuto contatti con alcuni grossiti cinesi che hanno l'attivita' a Changsha e forniscono dei punti vendita tramite una rete di agenti. Alcuni di questi mi hanno chiesto se potevo avere del vino italiano ORGANICO, dato che pensavano che potesse essere un mercato nuovo in fase di sviluppo. C'e' da dire che le famiglie cinesi ricche (e ce ne sono tante...) possono tranquillamente spendere qualche cosa di piu' pe poter avere dei prodotti "naturali" e si fidano ancora di piu' se sono prodotti importati.
Per il vino naturale italiano, quindi, si puo' aprire un mercato davvero molto interessante in Cina, con numeri potenzialmente molto grandi. Si tratta solo di operare bene e nei modi giusti.
I francesi hanno praticamente il monopolio del vino importato in Cina. I nostri numeri di bottiglie vendute in Cina, rispetto a quelle francesi, sono ridicole.
Nel settore del "vino naturale", secondo me, i francesi non si sono ancora organizzati e quindi, se lavoriamo in modo intelligente e veloce, possiamo imporre il vino italiano naturale come punto di rifermento di questo particolare settore.
Questi alcuni punti che possono essere la base di un progetto organizzato che ho chiamato CINABIOVINO.
A) Costituzione a Changsha di un Centro di Documentazione del Vino Naturale Italiano. Scopo del Centro sara' quello di raccogliere materiale informativo prodotto dalle aziende che operano nel settore del vino naturale italiano in Cina e metterlo a disposizione di operatori del settore e consumatori cinesi. In sintesi, essere il punto di riferimento per la raccolta e distribuzione di materiale informativo. Le aziende italiane del settore potranno inviare al Centro del materiale, su supporto cartaceo o elettronco. Nel limite del possibile vedremo di far tradurre tale materiale perche ' sia meglio fruibile dagli operatori e consumatori cinesi.
B) Organizzare a Changsha una esposizione permanente del vino naturale italiano, affinche' operatori e consumatori cinesi possano non solo avere del materiale informativo ma anche prendere in mano delle bottiglie e magari poter degustare il vino prima di procedere all'ordine di acquisto.
C) Organizzare una prima edizione di un catalogo del Vino Italiano Naturale in Cina, in lingua cinese, sia in forma cartacea che elettronica. Magari affiancare ad un catalogo annuale una rivistra bimestrale/trimestrale che sia piu' attenta all'evolversi dell'attualita', sempre in forma sia cartacea che elettronica. Da prevedere anche un sito web in cinese che dia informazioni e che possa anche fungere da piattaforma per la vendita online.
D) Una volta organizzato un primo corpo di materiale informativo e avendo a disposizione dei campioni, contattare i grandi distributori cinesi del settore vino, presentandosi a loro come il gruppo organizzato che puo' fornire, in modo continuativo, sia informazioni che prodotto da immettere nei loro canali di distribuzione.
E) Prendere contatto con l'Ambasciata italiana e i Consolati italiani di Shanghai e Guangzhou (Canton) per avere un supporto ufficiale alla iniziativa.
F) Essere presenti con un proprio piccolo stand agli Expo del settore in Cina, cercando contatti con grandi gruppi di distribuzione interessati al vino naturale italiano.
Io sono personalmente a disposizione per lavorare su questo progetto nel quale credo molto. Al momento posso dedicare una parte del mio tempo senza avere dei ritorni economici, che possono invece per me esserci una volta che il progetto e' stato lanciato e genera utili.